Evento Speciale Fuori Abbonamento
1° maggio 2025
Berliner Philharmoniker
sotto la direzione di Riccardo Muti
Giovedì 1° maggio alle 11.00 i leggendari Berliner Philharmoniker, diretti dalla prestigiosa bacchetta del maestro Riccardo Muti, conquisteranno il pubblico del Teatro Petruzzelli.
In programma:
di Gioachino Rossini, Sinfonia, dall’opera “Guglielmo Tell”,
di Giuseppe Verdi, Le quattro stagioni, dall’opera “I vespri siciliani”,
di Johannes Brahms, Sinfonia n. 2, in Re maggiore, op. 73.
Una data non casuale, che rientra nella prestigiosa tradizione dell’EuropaKonzert. Ogni anno il 1° maggio i Berliner Philharmoniker si esibiscono in un luogo di particolare importanza per la cultura europea e quest’anno hanno scelto il Teatro Petruzzelli di Bari. Con questo concerto l’orchestra commemora non solo la sua fondazione, avvenuta il 1° maggio 1882, ma mette anche in risalto il patrimonio culturale comune dell’Europa, attraverso i suoi contenitori culturali più significativi.
L’Europakonzert è realizzato con il sostegno della Deutsche Postcode Lotterie.
Acquisto dei biglietti per il Concerto dei Berliner Philharmoniker
Dal 1° febbraio alle ore 11.00 fino al 7 febbraio sarà riservato l’acquisto di n. 1 biglietto per gli Abbonati alla Stagione Concertistica 2025.
Per coloro che avranno aderito alla nuova campagna “Diventa Donor del Petruzzelli” verrà riservato l’acquisto di n. 1 biglietto per la categoria Supporter e di n. 2 biglietti per le categorie superiori.
La vendita dei posti rimasti sarà attiva presso il Botteghino del Teatro Petruzzelli, online sul sito www.vivaticket.it e presso i punti vendita Vivaticket a partire dal giorno 8 febbraio alle ore 11.00.
RICCARDO MUTI – BIOGRAFIA
A Napoli, città in cui è nato, studia pianoforte con Vincenzo Vitale, diplomandosi con lode nel Conservatorio di San Pietro a Majella. Prosegue gli studi al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, sotto la guida di Bruno Bettinelli e Antonino Votto, dove consegue il diploma in Composizione e Direzione d’orchestra.
Nel 1967 la prestigiosa giuria del Concorso “Cantelli” di Milano gli assegna all’unanimità il primo posto, portandolo all’attenzione di critica e pubblico. L’anno seguente viene nominato direttore musicale del Maggio Musicale Fiorentino, incarico che manterrà fino al 1980. Già nel 1971, però, Muti viene invitato da Herbert von Karajan sul podio del Festival di Salisburgo, inaugurando una felice consuetudine che lo ha portato, nel 2020, a festeggiare i cinquant’anni di sodalizio con la manifestazione austriaca. Gli anni Settanta lo vedono alla testa della Philharmonia Orchestra di Londra (1972-1982), dove succede a Otto Klemperer; quindi, tra il 1980 e il 1992, eredita da Eugene Ormandy l’incarico di direttore musicale della Philadelphia Orchestra.
Dal 1986 al 2005 è direttore musicale del Teatro alla Scala: prendono così forma progetti di respiro internazionale, come la proposta della trilogia Mozart-Da Ponte e la tetralogia wagneriana. Accanto ai titoli del grande repertorio trovano spazio e visibilità anche altri autori meno frequentati: pagine preziose del Settecento napoletano e opere di Gluck, Cherubini, Spontini, fino a Poulenc, con Les dialogues des Carmélites che gli hanno valso il Premio “Abbiati” della critica. Il lungo periodo trascorso come direttore musicale dei complessi scaligeri culmina il 7 dicembre 2004 nella trionfale riapertura della Scala restaurata dove dirige l’Europa riconosciuta di Antonio Salieri.
Eccezionale il suo contributo al repertorio verdiano; ha diretto Ernani, Nabucco, I Vespri Siciliani, La Traviata, Attila, Don Carlos, Falstaff, Rigoletto, Macbeth, La Forza del Destino, Il Trovatore, Otello, Aida, Un ballo in Maschera, I Due Foscari, I Masnadieri. La sua direzione musicale è stata la più lunga nella storia del Teatro alla Scala.
Nel corso della sua straordinaria carriera Riccardo Muti dirige molte tra le più prestigiose orchestre del mondo: dai Berliner Philharmoniker alla Bayerischer Rundfunk, dalla New York Philharmonic all’Orchestre National de France, alla Philharmonia di Londra e, naturalmente, i Wiener Philharmoniker, ai quali lo lega un rapporto assiduo e particolarmente significativo e con i quali si esibisce al Festival di Salisburgo dal 1971. Invitato sul podio in occasione del concerto celebrativo dei 150 anni della grande orchestra viennese, Muti ha ricevuto l’Anello d’Oro, onorificenza concessa dai Wiener in segno di speciale ammirazione e affetto. Dopo il 1993, 1997, 2000, 2004 e 2018, nel 2021 ha diretto per la sesta volta i Wiener Philharmoniker nel prestigioso Concerto di Capodanno a Vienna. Per questa registrazione, nell’agosto 2018 ha ricevuto il Doppio Disco di Platino in occasione dei suoi concerti con la stessa orchestra al Festival di Salisburgo. Il 7 maggio 2024, a Vienna, Riccardo Muti ha diretto i Wiener Philharmoniker nella IX Sinfonia di Beethoven nel giorno del duecentesimo anniversario dalla sua prima esecuzione.
Nell’aprile del 2003 viene eccezionalmente promossa in Francia una “Journée Riccardo Muti”, attraverso l’emittente nazionale France Musique che per 14 ore ininterrotte trasmette musiche da lui dirette con tutte le orchestre che lo hanno avuto e lo hanno sul podio, mentre il 14 dicembre dello stesso anno dirige l’atteso concerto di riapertura del Teatro “La Fenice” di Venezia. La “Giornata Riccardo Muti” è stata riproposta da Radio France il 17 maggio 2018, in concomitanza con il concerto diretto dal Maestro all’Auditorium de la Maison de la Radio.
Nel 2004 fonda l’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” formata da giovani musicisti selezionati da una commissione internazionale, fra oltre 600 strumentisti provenienti da tutte le regioni italiane.
La vasta produzione discografica, già rilevante negli anni Settanta e oggi impreziosita dai molti premi ricevuti dalla critica specializzata, spazia dal repertorio sinfonico e operistico classico al Novecento. L’etichetta discografica che si occupa delle registrazioni di Riccardo Muti è la RMMUSIC (www.riccardomutimusic.com).
Il suo impegno civile di artista è testimoniato dai concerti proposti nell’ambito del progetto “Le vie dell’Amicizia” di Ravenna Festival in alcuni luoghi “simbolo” della storia, sia antica che contemporanea: Sarajevo (1997), Beirut (1998), Gerusalemme (1999), Mosca (2000), Erevan e Istanbul (2001), New York (2002), Il Cairo (2003), Damasco (2004), El Djem (2005), Meknes (2006), Roma (2007), Mazara del Vallo (2008), Sarajevo (2009), Trieste (2010), Nairobi (2011), Ravenna (2012), Mirandola (2013), Redipuglia (2014), Otranto (2015), Tokyo (2016), Teheran (2017), Kiev (2018), Atene (2019), Paestum (2020), Erevan (2021), i santuari mariani di Lourdes e Loreto (2022), Jerash e Pompei (2023), Lampedusa (2024), dapprima con il Coro e l’Orchestra Filarmonica della Scala, poi anche con l’Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino, con i “Musicians of Europe United” – formazione costituita dalle prime parti delle più importanti orchestre europee – e recentemente con l’Orchestra Cherubini.
Tra le innumerevoli onorificenze conseguite da Riccardo Muti nel corso della sua carriera si segnalano: Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana e la Grande Medaglia d’oro della Città di Milano; la Verdienstkreuz della Repubblica Federale Tedesca; la Legione d’Onore in Francia (già Cavaliere, nel 2010 il Presidente Nicolas Sarkozy lo ha insignito del titolo di Ufficiale e a gennaio 2024 l’Ambasciatore francese, Martin Briens, gli ha conferito il titolo di Commendatore a nome del Presidente della Repubblica, Emmanuel Macron) e il titolo di Cavaliere dell’Impero Britannico conferitogli dalla Regina Elisabetta II. Il Mozarteum di Salisburgo gli ha assegnato la Medaglia d’argento per l’impegno sul versante mozartiano; la Gesellschaft der Musikfreunde di Vienna, la Wiener Hofmusikkapelle e la Wiener Staatsoper lo hanno eletto Membro Onorario, mentre lo stato d’Israele lo ha onorato con il premio “Wolf” per le arti. Nel 2018, in occasione del Concerto dell’Amicizia, il Presidente Petro Poroshenko gli ha conferito l’Ordine al Merito dell’Ucraina. Lo stesso anno ha ricevuto il Praemium Imperiale per la Musica, prestigiosissima onorificenza giapponese conferitagli a Tokyo il 23 ottobre.
Oltre 20 le lauree honoris causa che Riccardo Muti ha ricevuto dalle più importanti università del mondo.
Ha diretto i Wiener Philharmoniker nel concerto che ha inaugurato le celebrazioni per i 250 anni dalla nascita di Mozart al Großes Festspielhaus di Salisburgo. La costante e ininterrotta collaborazione tra Riccardo Muti e i Wiener Philharmoniker nel 2020 ha raggiunto i 50 anni. A Salisburgo, per il Festival di Pentecoste, a partire dal 2007 insieme all’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini ha affrontato un progetto quinquennale mirato alla riscoperta e alla valorizzazione del patrimonio musicale, operistico e sacro, del Settecento napoletano.
Da settembre 2010 a giugno 2023 è stato Direttore Musicale della prestigiosa Chicago Symphony Orchestra e al termine di questo mandato l’Orchestra lo ha nominato Direttore Musicale Emerito a Vita.
Nel 2010 è stato nominato in America “Musician of the Year” dalla importante rivista “Musical America”. Nel febbraio 2011, in seguito all’esecuzione e registrazione live della Messa da Requiem di Verdi con la CSO, il Maestro Riccardo Muti vince la 53° edizione dei Grammy Award con due premi: Best Classical Album e Best Choral Album. In marzo 2011, Riccardo Muti è stato proclamato vincitore del prestigioso premio Birgit Nilsson 2011 che gli è stato consegnato il 13 ottobre a Stoccolma alla Royal Opera alla presenza dei Reali di Svezia, le loro Maestà il Re Carl XVI Gustaf e la Regina Silvia. A New York in aprile 2011 ha ricevuto l’Opera News Award. In maggio 2011 è stato assegnato a Riccardo Muti il Premio “Principe Asturia per le Arti 2011”, massimo riconoscimento artistico spagnolo, consegnato da parte di sua Altezza Reale il Principe Felipe di Asturia a Oviedo nell’autunno successivo. Nel luglio 2011 è stato nominato membro onorario dei Wiener Philharmoniker e in agosto 2011 Direttore Onorario a vita del Teatro dell’Opera di Roma. Nel maggio 2012 è stato insignito della Gran Croce di San Gregorio Magno da Sua Santità Benedetto XVI. Nel 2016 ha ricevuto dal governo giapponese la Stella d’Oro e d’Argento dell’Ordine del Sol Levante. Nell’agosto 2021 ha ricevuto la più alta onorificenza che lo Stato Austriaco conferisce a chi non ricopre incarichi istituzionali, Alta Onorificenza in Oro all’Onore per Meriti per la Repubblica. A ottobre 2021 è stato nominato Membro Onorario Straniero dell’Accademia delle Arti di Russia.
Nel luglio 2015 si è realizzato il desiderio del Maestro Muti di dedicarsi ancora di più alla formazione di giovani musicisti: la prima edizione della Riccardo Muti Italian Opera Academy per giovani direttori d’orchestra, maestri collaboratori e cantanti si è svolta al Teatro Alighieri di Ravenna e ha visto la partecipazione di giovani talenti musicali e di un pubblico di appassionati provenienti da tutto il mondo. Obiettivo della Riccardo Muti Italian Opera Academy è quello di trasmettere l’esperienza e gli insegnamenti di Riccardo Muti ai giovani musicisti e far comprendere in tutta la sua complessità il cammino che porta alla realizzazione di un’opera. Alla prima edizione, dedicata a Falstaff, hanno fatto seguito le Academy su La Traviata nel 2016 (anche a Seoul, oltre che a Ravenna), Aida nel 2017, Macbeth nel 2018, Le nozze di Figaro nel 2019, Rigoletto a marzo 2019 per la prima Italian Opera Academy a Tokyo, Cavalleria rusticana e Pagliacci nel 2020, Macbeth nuovamente a Tokyo ad aprile 2021, Nabucco nel dicembre 2021 a Milano, per la prima volta in collaborazione con Fondazione Prada, la Messa da Requiem di Verdi a Ravenna nel dicembre 2022, Un ballo in maschera a Tokyo nel marzo 2023 e la Norma di Vincenzo Bellini nuovamente in Fondazione Prada nel novembre 2023. (www.riccardomutioperacademy.com).
BERLINER PHILHARMONIKER – BIOGRAFIA
I Berliner Philharmoniker, fondati nel 1882 come orchestra autonoma, sono da tempo una delle orchestre più importanti del mondo.
Nei primi decenni, Hans von Bülow, Arthur Nikisch e Wilhelm Furtwängler furono i direttori principali, seguiti da Herbert von Karajan a partire dal 1955. Egli sviluppò con i Berliner Philharmoniker un’estetica del suono e una cultura esecutiva uniche che hanno reso l’orchestra famosa in tutto il mondo. Nel 1967, Herbert von Karajan fondò il Festival di Pasqua dei Berliner Philharmoniker a Salisburgo, che dal 2013 si svolge a Baden-Baden. Dal 1989 al 2002, Claudio Abbado, in qualità di direttore principale, creò un nuovo approccio alla programmazione, in particolare nei confronti delle composizioni contemporanee. Sir Simon Rattle continuò ad ampliare il repertorio e a stabilire format di concerto innovativi dal 2002 al 2018.
Il 2009 ha visto il lancio della piattaforma di video streaming Digital Concert Hall, che trasmette i concerti dei Berliner Philharmoniker in diretta e li conserva nell’archivio video. Nel 2014 i Berliner Philharmoniker hanno fondato la loro etichetta: Berliner Philharmoniker Recordings.
Kirill Petrenko è direttore principale dei Berliner Philharmoniker dal 2019. I punti focali del suo mandato sono il repertorio classico e romantico, musica russa e composizioni ingiustamente dimenticate. Un altro progetto fondamentale per Kirill Petrenko è il programma educativo dell’orchestra, rivolto a nuovi target.
Dal 2021, i Berliner Philharmoniker e Kirill Petrenko sono ambasciatori dell’UNO-Flüchtlingshilfe, il partner tedesco dell’UNHCR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati).
La Fondazione dei Berliner Philharmoniker è sostenuta dallo Stato di Berlino e dal governo federale tedesco, oltre che dalla generosa partecipazione della Deutsche Bank.
https://www.berliner-philharmoniker.de/en/