ATTO PRIMO
Un vasto piazzale della città di Amiens, seconda metà del Settecento.
Il giovane cavaliere Renato Des Grieux s’intrattiene con alcuni studenti suoi amici nei pressi di un’osteria nella grande piazza di Amiens, cittadina francese non molto lontana da Parigi. Mentre gli altri giovani passano il loro tempo a corteggiare le ragazze, egli respinge ogni invito e ogni cedimento all’amore, sentimento in cui dice di non credere e che per questo beffeggia. Giunge una carrozza che si ferma proprio dinanzi all’osteria. Gli eleganti passeggeri che ne discendono sono il ricco Tesoriere generale Geronte di Ravoir, il Sergente della Guardia del Re, Lescaut e sua sorella Manon. A Des Grieux non sfugge di certo la luminosa bellezza della fanciulla e ne rimane profondamente colpito, così le si avvicina e si presentano: i due si piacciono fin da subito, ma la giovane dovrà ripartire l’indomani all’alba destinata al monastero per volere paterno. Des Grieux, ormai interamente conquistato, le promette di tentare qualunque cosa per opporsi a tale ingiusto destino.
Anche il vecchio Geronte è però invaghito di Manon e ha progettato di rapirla per fuggire alla volta di Parigi; a tal proposito chiede all’oste di predisporre una carrozza e dei cavalli veloci per quella stessa sera. Informato di tale progetto dal suo caro amico Edmondo che ha udito tutto senza essere visto, Des Grieux approfitta della disattenzione del Sergente Lescaut, fratello di Manon e in quel momento impegnato al tavolo da gioco, per convincere la giovane a scappare con lui usando proprio la carrozza ordinata da Geronte. L’anziano Tesoriere va infatti su tutte le furie, ma Lescaut lo consola in fretta: conosce bene sua sorella e sa che presto abbandonerà quel povero studentello, preferendo le comodità, gli agi e il prestigio sociale di una vita ricca.
ATTO SECONDO
A Parigi, nel lussuoso appartamento di Geronte.
Come aveva previsto suo fratello, Manon ha abbandonato il giovane e squattrinato Des Grieux preferendo divenire l’amante di Geronte, circondandosi così delle sue ricchezze. Tuttavia, il lusso e i divertimenti non le hanno fatto dimenticare l’amore appassionato dello studente. Chiede dunque al fratello se per caso ha notizie di lui e Lescaut le dice di aver convinto Des Grieux a tentare la fortuna al gioco d’azzardo per riconquistarla. Così mentre Lescaut si allontana alla ricerca di Renato, Manon trascorre la mattinata come sempre, ascoltando madrigali e prendendo lezioni di ballo circondata di ammirati ospiti e delle copiose adulazioni del vecchio Geronte. Ad un tratto lascia i suoi ospiti in attesa del suo ritorno e si ritira nelle sue stanze, dove viene raggiunta da Des Grieux. Il giovane pur rimproverandole l’abbandono, non può resistere al fascino di lei: il loro abbraccio appassionato viene però interrotto dall’arrivo di Geronte che li coglie in flagrante: l’anziano esce infuriato e non esita a denunziare Manon di tradimento. Lescaut esorta gli amanti ad una rapida fuga, ma la giovane si attarda a raccogliere degli oggetti di valore e gioielli da portare con sé. Irrompono le guardie e sotto gli occhi compiaciuti di Geronte arrestano la ragazza, mentre il fratello si allontana in fretta trascinando con sé un disperato Des Grieux.
ATTO TERZO
Al porto di Le Havre dinanzi alla prigione della caserma.
Nel cuore della notte Manon viene condotta al porto di Le Havre in attesa di essere deportata. Grazie a una sentinella corrotta da Lescaut, Des Grieux informa l’amata del piano di evasione organizzato dal fratello: lei dovrà fuggire dalla porta del cortile dove Lescaut l’attende; questi ha tutto l’interesse di trarre in salvo sua sorella, poiché riveste un ruolo fondamentale per la vita dissoluta ch’egli conduce, sia per la posizione sociale sia per il sostegno economico. Il tentativo di fuga però fallisce e un drappello di guardie scorta in fretta Manon assieme ad altre deportate, verso la nave che la porterà in America. Così mentre Des Grieux si oppone strenuamente ma invano alla partenza della giovane, ai due amanti non resta che dirsi tutto ciò che non sono riusciti a dirsi, prima del definitivo addio. Des Grieux fa tuttavia un ultimo tentativo: implora il comandante di essere imbarcato assieme alla sua amata. Il capitano, mosso a compassione da quella supplica, decide di arruolarlo come mozzo.
ATTO QUARTO
In America, nel territorio brullo e deserto ai confini di Nuova Orléans.
Verso il tramonto Manon e Des Grieux si ritrovano a vagare per una landa sterminata nei pressi di Nuova Orléans: solo deserto a perdita d’occhio e nemmeno un casolare dove trovare un po’ di ristoro. I due sono nuovamente in fuga a causa di un duello affrontato da Renato a difesa di Manon. Il giovane a stento sostiene la sua amata che, esausta per il caldo e la sete, non riesce a proseguire. Mentre Des Grieux si allontana per cercare aiuto, la giovane ricorda con dolore e angoscia tutto il proprio passato. Renato fa ritorno ma senza aver trovato aiuto e guardandola comprende che la fine non tarderà; le resta dunque vicino pregando che ogni suo respiro non sia l’ultimo, ma poco dopo la fanciulla spira tra le sue braccia. Straziato dall’estremo dolore, il giovane sviene sul corpo esanime di Manon.