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PALAZZO SAN MICHELE

 

Palazzo San Michele, attualmente sede degli uffici amministrativi della Fondazione Teatro Petruzzelli, ha una storia antica e stratificata nei secoli, profondamente legata a quella della città di Bari.  Restituito alla città dopo un accurato restauro, eseguito grazie al contributo del Ministero della Cultura e della Regione Puglia, è stato donato dal Comune di Bari alla Fondazione nel 2011; dal 2018 accoglie gli uffici amministrativi dell’ente lirico pugliese.

Le poche testimonianze e i molteplici rimaneggiamenti rendono difficile ricostruirne con certezza la storia e l’esatta estensione.

Il Palazzo sorge sui resti del monastero di San Benedetto, fondato tra il 978 e il 979 dall’abate Gerolamo, che accolse i primi monaci benedettini giunti a Bari dal monastero di Santa Sofia in Benevento. Proprio qui i monaci benedettini conservarono per due anni le reliquie di San Nicola, appena arrivate a Bari dopo essere state trafugate da Mira nel 1087, in attesa che si completasse la costruzione della Basilica Nicolaiana.

Si ritiene che nel Monastero furono prodotti importanti codici miniati, forse anche i rotoli degli EXULTET, oggi conservati nel Museo diocesano di Bari, e che esso fosse sede dello scriptorium. 

Dell’impianto originario oggi è possibile riconoscere solo il nucleo centrale, costituito dalla prima chiesa del Monastero, dai due lati del chiostro, dai resti della seconda chiesa con la sottostante cripta. I resti del chiostro vennero alla luce in seguito a lavori di scavo condotti nel 1908, che hanno poi riportato alla luce anche i resti dell’abside di una Chiesa del decimo secolo, edificata per prima.

Della struttura del Chiostro si sono conservati i lati SUD ed EST, caratterizzati dall‘appariscente quadrifora ad archi a doppia ghiera

Peculiarità della quadrifora sono le colonnine di diversa sezione con capitelli a stampella. I capitelli sono dell’XI e del XIII secolo e presentano decorazioni con figure zoomorfe tipiche del Medioevo.

Nel Settecento l’impianto medievale fu demolito e ricostruito secondo lo stile arrivato a noi oggi.

Nel 1860 il Convento venne occupato dalle truppe garibaldine e successivamente utilizzato come sede degli uffici del Genio Militare. Nel 1985 fu chiuso per le precarie condizioni strutturali. Il restauro di Palazzo San Michele (già San Benedetto), avviato ad ottobre del 2014 e conclusosi a dicembre del 2016, è stato un’occasione unica per rimuovere le numerose superfetazioni novecentesche che avevano annullato i valori figurativi del complesso architettonico, riportando il fasto del palazzo a tutto il suo antico splendore.