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DON PASQUALE | 18-24 novembre
di Gaetano Donizetti

Opera buffa in tre atti, su libretto di Giovanni Ruffini e Gaetano Donizetti, tratto dal dramma giocoso di Angelo Anelli “Ser Marcantonio”, del 1810

direttore Renato Palumbo
regia Antonio Albanese
scene Leila Fteita
costumi Carola Fenocchio
da un’idea di Elisabetta Gabbioneta
disegno luci Paolo Mazzon
maestro del coro Fabrizio Cassi 

ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO PETRUZZELLI 

Allestimento scenico | Fondazione Arena di Verona

Timetables
FRIDAY 18 NOVEMBER 2022 - 20:30 | turno A
SATURDAY 19 NOVEMBER 2022 - 18:00 | fuori abb.
SUNDAY 20 NOVEMBER 2022 - 18:00 | turno C
TUESDAY 22 NOVEMBER 2022 - 20:30 | turno B
WEDNESDAY 23 NOVEMBER 2022 - 20:30 | fuori abb.
THURSDAY 24 NOVEMBER 2022 - 18:00 | turno D
The plot

ATTO PRIMO

In una sala in casa di Don Pasquale.
Don Pasquale, ricco scapolo settantenne, cerca invano di ammogliare suo nipote Ernesto che vive in casa con lui ad una nobile e ricca zitella, ma il giovane rifiuta con fermezza ogni offerta: è innamorato di Norina, graziosa e giovane vedova di modeste sostanze. Contrariato, lo zio decide allora di sposarsi e diseredare suo nipote. Con impazienza attende il Dottor Malatesta, uomo di fiducia incaricato di cercargli un buon partito. Al suo arrivo questi gli dice di aver trovato una fanciulla perfetta per lui: sua sorella Sofronia, bella, ricca e virtuosa, fresca di convento. Don Pasquale accetta con entusiasmo di incontrarla. Sofronia altri non è che Norina, ma Ernesto ignora la macchinazione ordita in suo favore dall’amico Malatesta.
Don Pasquale tenta ancora una volta di convincere Ernesto a sposare la zitella, ma all’ennesimo diniego, esige che lasci la casa e si sistemi altrove: Ernesto gli chiede sbalordito se abbia consultato Malatesta prima di prendere una decisione così grave, ma quando apprende che è stato proprio lui a cercargli moglie, ne rimane davvero afflitto.

In una stanza in casa di Norina.
Immersa nella lettura di un romanzo cavalleresco e divertita dalla protagonista, Norina si fa ispirare dal libro per descrivere quanto il suo carattere malizioso e scaltro, sia anche capace d’affetto sincero e profondo. La ragazza attende la visita di Malatesta che ha in mente un piano per raggirare Don Pasquale. Le viene intanto consegnata una lettera di Ernesto che le scrive degli ultimi accadimenti. Con sorpresa, Norina apprende poi da Malatesta i dettagli per riavvicinarsi al suo amore: si fingerà Sofronia, timida ed impacciata fanciulla, mentre un falso notaio stenderà un falso contratto nuziale. Una volta divenuta moglie di Don Pasquale, subito si trasformerà in scaltra e risoluta sciupona. Ridotto in fretta sull’orlo della rovina economica, il vecchio zio disperato scenderà di sicuro a più serene soluzioni. Non resta che istruire Ernesto e la trappola sarà pronta.

ATTO SECONDO

In un’altra sala in casa di Don Pasquale.
Profondamente abbattuto e in procinto di lasciare la casa di suo zio, Ernesto sfoga il suo dolore. Intanto giungono Malatesta, il notaio e la finta Sofronia, la quale nascosta da un velo, recita con dovizia la commedia della moglie perfetta, innocente e timida dedita solo al ricamo e ai fornelli. Don Pasquale freme di gioia e vuole vederne il volto: sollevato il velo è ammaliato dalla bellezza di lei ed eccitato affretta la firma del contratto. Nell’atto di nozze steso dal notaio su dettatura di Malatesta, si specifica che Don Pasquale doni alla sposa metà dei suoi beni, che la nomini padrona di casa e della servitù. Irrompe Ernesto, che prima di partire vuole salutare lo zio. Ignaro dell’inganno, Don Pasquale lo invita a fare da testimone di nozze. Vedendo Norina il giovane resta allibito: Malatesta però riesce abilmente a spiegargli tutto, persuadendolo a stare al gioco. Celebrato il matrimonio e firmato il contratto, la sposa muta in fretta atteggiamento divenendo sfacciata e dispotica. Per prima cosa raddoppia il salario della servitù, poi ordina cavalli, carrozze, vestiti e gioielli, ma soprattutto mette in ridicolo il marito, il quale comincia a capire e si sente venir meno.


ATTO TERZO

Nella stessa sala in casa di Don Pasquale.
Nel salotto regna un gran disordine. Abiti, cappelli, pellicce e altri indumenti sono sparsi dappertutto, c’è un gran trambusto di domestici che corrono trafelati al servizio della padrona, il tavolo è coperto di fatture. Don Pasquale esamina con ansia crescente i conti che minacciano di prosciugare le sue finanze. Un servo annuncia che la carrozza è pronta a portare Sofronia ed Ernesto a teatro: l’anziano perde la pazienza e vieta alla moglie di uscire ricevendo come risposta un sonoro ceffone. Al danno si somma la beffa, quando l’uomo raccoglie da terra un biglietto amoroso – lasciato lì da Norina di proposito – in cui un oscuro spasimante le darebbe appuntamento in giardino per la sera stessa. Infuriato, Don Pasquale manda a chiamare Malatesta, ma prima dell’udienza con lo zio, il dottore spiega ogni cosa ad Ernesto per far funzionare il piano ordito, così che Norina colta sul fatto, venga ripudiata dal marito. Il giovane, celato in un mantello, canterà in giardino una serenata alla sua amata. Malatesta spingerà Don Pasquale ad appostarsi per scoprire gli innamorati e per riabilitare così il suo onore.

Un boschetto nel giardino accanto alla casa di Don Pasquale.
Giunge la sera: Malatesta e Don Pasquale si sono nascosti tra gli alberi in attesa che il convegno amoroso abbia luogo. Esattamente come stabilito, Ernesto giunge per cantare una dolce serenata a Norina, la quale risponde con tenere effusioni. Sempre seguendo il piano, il giovane scompare per poi riapparire senza mantello, fingendo di giungere in giardino per caso. Malatesta e Don Pasquale saltano fuori dal nascondiglio e il furibondo marito con la ferma intenzione di estrometterla, annuncia a sua moglie di voler riaccogliere in casa il nipote e consentirgli di sposare la sua Norina, che dunque s’insedierà come nuova padrona al posto suo.
Giunto il tempo di svelare l’intrigo, Malatesta spiega ogni cosa a Don Pasquale, che sulle prime sembra rabbuiarsi ma poi, al pensiero di essersi liberato dell’insopportabile Sofronia, perdona di buon grado Ernesto e Norina e benedice le loro nozze.

Interpreted by
Don Pasquale
Carlo Lepore [18/20/22/24 nov]
Adolfo Corrado [19/23 nov]


Malatesta
Giorgio Caoduro [18/20/22/24 nov]
Biagio Pizzuti [19/23 nov]

Ernesto
Levy Sekgapane [18/20/22/24 nov]
Alasdair Kent [19/23 nov] 


Norina
Veronica Granatiero [18/20/22/24 nov]
Paola Leoci [19/23 nov] 


Un notaro
David Cervera