Chi non conosce il celebre “Va’ pensiero”, l’emozionante coro intonato dal popolo ebraico nel “Nabucco”, diventato l’inno delle speranze unitarie del popolo italiano?
Prima di ascoltare quest’opera, la terza composta da Giuseppe Verdi, ricca di brani dalla musica a volte potente e grandiosa, a volte soave e dolcissima, Il Gioco del Lotto offre la possibilità di conoscerla da vicino attraverso le parole di Corrado Augias, appassionato di musica, grande giornalista e grande divulgatore. Augias spiegherà le vicende del popolo ebraico oppresso dalla schiavitù in terra di Babilonia, del re Nabuccodonosor e della sua tragica fine, senza dimenticare la forte componente patriottica che quest’opera, come tante altre del Maestro, riuscì ad esprimere durante il Risorgimento. Allora come adesso, assistendo alle prove, che per la prima volta si terranno a porte aperte, si potrà rivivere l’entusiasmo e le speranze di un popolo, facendosi trascinare dalla forza di una musica immortale.
Nabuccodonosor o Nabucco?
Il nome originale assegnato da Giuseppe Verdi alla sua opera era Nabucodonosor, ma per motivi di spazio sulla locandina il nome venne diviso su due righe, Nabucco e, a capo, Donosor. Per il pubblico, che si fermava a leggere solo la prima riga, l’opera era stata identificata da subito come Nabucco. L’opera venne realizzata dopo un periodo molto difficile per il compositore, sia dal punto di vista professionale (l’insuccesso della rappresentazione di Un giorno di regno nel settembre del 1840), che personale (la morte della moglie Margherita Barezzi nel 1840 e dei figli Virginia e Icilio, rispettivamente nel 1838 e nel 1839). Stanco e demotivato, il compositore parmense aveva interrotto la sua attività artistica; solo grazie all’intervento dell’impresario teatrale Bartolomeo Merelli, che gli propose un libretto composto da Temistocle Solera dal titolo Nabucco, Verdi ritrovò l’ispirazione per musicare un’opera. Nel 1841 venne completata la partitura musicale e il successivo 9 marzo 1842 il Nabucco venne messa in scena alla Scala di Milano, alla presenza di Gaetano Donizetti.
Cosa avviene dietro le quinte di un grande teatro? Come si allestisce la scenografia di un’opera lirica, di un balletto? Quanta agitazione dietro il palco e nell’animo dei cantanti, dei ballerini, degli orchestrali! Per far conoscere da vicino la vita del Petruzzelli, oggi e nel passato, i suoi protagonisti, sul palco e dietro il palcoscenico, il giornalista Roberto Giacobbo guiderà il pubblico in un racconto multimediale, con immagini, filmati e… i numeri più rappresentativi del Teatro. Per “indagare” sul Petruzzelli e i suoi misteri, Giacobbo metterà in campo quel suo particolare stile di conduzione che lo ha reso celebre nella trasmissione Voyager: ai confini della Conoscenza, programma da lui ideato nel 2003 e ancora presente nel palinsesto Rai. Chissà se anche sul palco ripeterà il suo motto: La verità nella leggenda, il fantastico nella storia!
Wolfgang Amadeus Mozart Serenata in mi bemolle maggiore per ottetto di fiati Serenata in do minore per ottetto di fiati Arie da “Don Giovanni” e “Flauto magico” nelle trascrizioni dell’800
Il “Concerto del Mattino” in programma oggi, domenica 11 ottobre, al Teatro Petruzzelli è stato rimandato a data da destinarsi per consentire a tutti gli artisti di partecipare al Concorso ed alla Selezione pubblica per Artisti del Coro e Professori d’Orchestra, indetti dalla Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari.
Gian Piero Fortini Daniele Galletto Mattia Perticaro Vittorio Ferrari Gabriele Ceci Maria Saveria Mastromatteo Antonio Buono Andrea Waccher Pierluigi Camicia
Wolfgang Amadeus Mozart Quintetto per fiati e pianoforte in mi bemolle maggiore
Robert Schumann Quintetto op.44 per pianoforte e quartetto d’archi
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